Pagina:Lettera apologetica di Stefano Borgia.djvu/17

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tovato, si era già portata a riconoscerla, e ne à stesa una distinta relazione, colla quale chiaramente prova l’alterazione del marmo, e la poca somiglianza del vostro apografo col medesimo, per quel che spetta agli ultimi tre versi, che bravamente dimostra doversi leggere, come già furono letti dal Canneti, e dal Tacchi. Io adunque altro non farò che un estratto assai breve dell’accennata relazione circa l’ultima linea, con alcune mie giunte, per inoltrarvi non essere stata presso il Massaccio la Cupra Montana, perchè nella lapida, quantunque con istudio recentemente accomodata, non vi si legge CVPRENSES MONTANI.

Comincia il nostro Osservatore dalla lettera C, che dice averla trovata in proporzionata distanza dalla seguente V, là dove nel vostro apografo è stata troppo appressata. Indi nota che dopo tal lettera evvi un punto rotondo, segno evidente che quella era, ed è iniziale di una parola; questo però non comparisce nella fedelissima copia da voi pubblicata. Il sig. Riccomanni saggiamente riflette che ai punti rotondi, che prima erano in tutto il marmo, e ne rimangono due eziandio nel decimo verso dopo la terza, e decima lettera, vi è stata poscia aggiunta una leggiera e superficiale codetta a foggia di virgola, per unire comodamente le lettere a suo modo, e formarne termini differenti da quelli, che originalmente vi si lessero. L’invenzione di que’ punti virgolati mi pare assai graziosa per far cangiar faccia ad una Iscrizione; dispiacemi però, che, chiunque sia stato il malfattore, abbia fatto uso di un mezzo,


che