Pagina:Lettera apologetica di Stefano Borgia.djvu/20

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C. VIB. ENOES. MON. PNT


cioè, Cajus Vibius Enoes Monumentum posuerunt (il numero del più à relazione agli altri soggetti nominati nella decima linea) non dissimile da quella del Canneti, e del Tacchi.

Io mi lusingo che dopo tante evidenti dimostrazioni cangerete ancor voi pensiero con tutti i vostri eruditissimi e virtuosissimi colleghi circa la da voi supposta lezione

CVPRENSES MONTAN


parole che non sono mai state nel marmo, nè, con tutta l’industria usata, vi compariscono ancor oggi. Voi per vero dire avete sin ora creduto diversamente, ed io non dubito punto, che ciò avvenuto sia perchè con buona fede abbiate sin ora creduto sussistenti que’ fondamenti di puro fatto, su de’ quali e voi, ed altri, che così sentono, vi siete fondato. Mi lusingo però, che conosciutane l’insussistenza, siccome quello, che per solo amore del vero, e non per privata gara, od impegno vi appigliate a scrivere, dalla prima opinione rimovendovi, non avrete difficoltà di venire nella mia stessa sentenza.

Dalle osservazioni apologetiche mi conviene ora passare alle critiche, giacché voi me ne date motivo sul proposto della pietra rivenuta, non à guasi, presso Ripa Transona. Questa non è graffita, ma di rilievo, ned è stata, come vi an contato, solennemente collocata nel pubblico palazzo, poi-


che