Pagina:Lettera apologetica di Stefano Borgia.djvu/7

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REVERENDO PADRE.


L diverso parere de’ letterati sopra la vostra lettera de antiqua Picentum civitate Cupra Montana, e l’amore del vero, lungi ogni spirito di partito, mossero ancor me a porre in dubbio la pretesa vostra scoperta nella isagoge alla parte L della mia breve istoria di Tadino, ove appunto de’ più ragguardevoli antichi discoprimenti favello. Ciò per me eseguito venne in poco più d’un periodo, come che cosa ella era dal mio istituto lontana; lusingandomi però, che in appresso questo punto della vetusta Corografia del Piceno verrebbe di bel nuovo per altri trattato. Nè io ingannato mi sono, poiché dopo cinque mesi, da che delle stampe uscì alla pubblica luce quella mia operetta inserita nel tomo III. delle simbole Goriane dell’edizione Romana, e dedicata al celebratissimo sig. Proposto Anton Francesco Gori, quo non præstantior alter, una lettera agli 11. del passato Giugno mi giunse stampata in Pesaro in data de’ 29. Aprile 1751. sotto il vostro nome, ed a me indirizzata. Presi subito a leggerla, conciossiachè inteso io era del fatto, avendomene voi stesso da-

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