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Pagina:Lettere - Santa Caterina, 1922.djvu/137

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128 lettere di santa caterina

se ne trovi privata e sbandita, trovandosi terminata la vita sua senza questo dolce e grazioso vestimento. Confusione truova nel cospetto di Dio, nell’aspetto degli angeli e degli nomini, e nella coscienzia sua, la quale è uno vermine che sempre rode; e nella visione delle dimonia, delle quali ella si fece serva, servendo loro, al mondo e alla propria sensualità. E ’l merito1 che ella ne riceve, si è confusione e rimproverio, con molto supplicio e tormento. Riceve da loro quello che hanno in sé. Questo gli avviene perch’ella va al convito senza vestimento nuziale.

Chi ne l’ha privato?2 L’amore proprio di sé medesimo. Perocché colui ch’ama sé di proprio amore sensitivo, non può amare Dio né sé d’amore ragionevole; perché l’uno amore è contrario all’altro, in tanto che neuna confornìità hanno insieme. carissimo padre, ragguardate quanto essi sono differenti; e quanto è pericoloso e penoso l’amore sensitivo, e quanto è dolce il divino amore! La differenzia è questa: che colui ch’ha posto l’affetto suo nel mondo, ama e cerca tutte quelle cose nelle quali si possa dilettare sensitivamente. Egli cerca onori, stati e ricchezze del mondo: dove il servo di Dio gli fugge come veleno, perché n’ha levato l’affetto e l'amore, e trattone il cuor suo, e postolo solamente nel suo Creatore, reputandosi a gloria d’esser privato de’ suoi stati e ricchezze, diletti e piaceri, e ricevere grandi persecuzioni e rimproverio dal mondo e da’ suoi seguaci. Ogni cosa porta con vera e santa pazienzia, perché tutto ha conculcato

  1. Dante: «Ond’egli ha cotal merto (di pena infernale).
  2. Dell’anima, al solito, possa all’uomo. Dante con tre sconcordanze: «Il mal seme d’Adamo Gittansi di quel lito ad una ad una.... Quelli che muoion nell’ira di Dio, Tutti convengon qui. — Quinci non passa mai anima buona».