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Pagina:Lettere - Santa Caterina, 1922.djvu/214

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lettere di santa caterina 201

fisso, dove è perfetta, e vera sicurtà. Egli è quel luogo dolce, dove la sposa empie la lampana del cuore suo: che drittamente il cuore è una lampana. Il quale debbe essere siccome la lampana, ch’è stretta da piedi e larga da capo; cioè che ’l desiderio e affetto suo sia ristretto al mondo, e largo di sopra: cioè dilargare il cuore e l’affetto suo in Cristo crocifisso, amandolo e tenendolo con vera e santa sollecitudine.1 E allora empirai questa lampana al costato di Cristo crocifisso. Il costato ti mostra il segreto del cuore: che quello ch’egli ha fatto e dato per noi, ha fatto per proprio2 amore. Ine trova la vera e profonda umiltà, la quale è l'olio che nutrica il fuoco e ’l lume del cuore della sposa di Cristo. Che maggiore larghezza d’amore puoi trovare, che vedere ch’egli abbia posta la vita per te? E che maggiore bassezza si può vedere o si trova mai, che vedere Dio umiliato all’uomo? E Dio-e-Uomo corso all’obbrobriosa morte della croce? Questa umiltà confonde ogni superbia, delizie e grandezze del mondo; questa è quella virtù piccola che è balia e nutrice della Carità. Allora è ricevuta la Sposa dallo Sposo suo, ed è messa nella camera dove si trova la mensa e il cibo e ’l servitore. La camera è la divina esseuzia dove si nutricano i veri gustatori. Ine si gusta il Padre eterno, che è mensa; il Figliuolo, ch’è il cibo; e lo Spirito Santo, che ci serve. E così gusta e si sazia l’anima, in verità, della eterna visione di Dio.

Or non dormire dunque più, ma destati dal sonno delle delizie del mondo, e seguita il tuo di-

  1. Nel senso di cura affettuosa.
  2. Vero.