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lettere di santa caterina |
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morte sua partici paramo la vita durabile. Noi che siamo peregrini e viandanti in questa vita, riceviamo questo frutto imperfettamente; ma ella l’ha ricevuto perfettissimamente, e non è veruna cosa che il possa torre. Voi dunque, come vere figliuole, dovete esser contente del bene e dell’utilità della vostra madre; e però dovete stare in vera e santa pazienzia sì per rispetto di Colui che l’ha fatto, di tollero la presenzia sua d’inanzi a voi, che non dovete scordare dall’eterna volontà di Dio; e sì per la propria sua utilità, che è uscita di fadiga e di molta pena, nella quale è stata, già è molto tempo; e è ita a luogo di riposo. Ma voi, come vere figliuole, vi prego che seguitiate le vestigio e la dottrina sua, ed i santi costumi, nei quali ella vi ha notricate. E non temete perchè vi paia essere rimase orfane, come pecore senza pastore: perocché non sarete rimase orfane, perchè Dio vi provederà, e le sue sante e buone orazioni, le quali ella offera nel cospetto di Dio per voi. Evvi rimasa monna Ghita. Pregovi che voi gli siate obbedienti in tutte quelle cose che sono ordinate secondo Dio e la santa religione. E voi prego, monna Ghita, quanto io so e posso, che abbiate buona cura di cotesta famiglia, in conservarla, e accrescere 1 in buona operazione. E non ci commettete negligenzia; perocché vi sarebbe richiesto da Dio. Altro non dico. Permanete nella santa e dolce dilezione di Dio. Gesù dolce, Gesù amore.
- ↑ Non dice accrescerla. L’un pronome basta. La logica non consiste in queste cose.