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lettere di santa caterina |
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egli è fedele e potente a darti quello che domandi; ed è somma sapienzia, che sa; ed è somma clemenzia, che ti vuole dare più. che non sai addimandare.
Or con questo verrai a perfettissima pazienzia in ogni luogo, in ogni tempo e stato che tu se’ e sarai; e nella infermità e nella sanità, con battaglie e senza battaglie. La quali battaglie non vorrei, però, che tu credessi che faccino l’anima immonda, se non in quanto la volontà le ricevesse 1 per dilettazione, di qualunque battaglia si fusse. E però l’anima che sente la volontà averne dispiacimento, e non piacere, si debbe confortare, e non venire a veruna confusione o tedio di mente; ma debbe vedere che Dio gli ’l permette per farla venire ad umilità, e per conservarla e crescerla in essa. Così voglio che facci tu. Godi, figliuola, che Dio per sua misericordia, ti fa degna di portare 2 per lui; e reputatene indegna: e facendo così, ti conformerai in ogni cosa con la volontà del tuo dolce sposo. Compirassi a questo modo in te la volontà di Dio e il desiderio dell’anima mia, il quale dissi che era di vederti con vera e santa pazienzia. E così ti prego e voglio che sia, in ciò che piace al tuo dolcissimo sposo di concederti per lo poco tempo. 3 Non dico più. Permane nella santa e dolce dilezione di Dio. Gesù dolce, Gesù amore.
- ↑ Il compiacimento nel male fa che l’anima accolga in sé il nemico, la cui battaglia, altrimenti, strepita fuor delle porte.
- ↑ Assoluto, com’ oggidì sopportare. Così gli Apostoli esultavano dell’essere stimati degni di patire, per il nome di Gesù, contumelie.
- ↑ Che l’uomo vive quaggiù. O forse qualcosa manca.