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114 | lettere autografe |
Al signor Ambasciatore Messer Nicolò. . . .’rigo."
- Signore,
La solitudine, in che ci avete lasciato, non si può esprimere. Diedi il libro delle mie scritture a messer Fr.co di Rivarolo, perchè ve lo spedisca con altra copia delle lettere missive: del ricapito e del luogo che porrete in esso, vi prego per grazia, che lo scriviate a Don Diego. Altro simile si finirà, e vi si spedirà per la stessa guisa, e pel medesimo messer Fr.co. In esso troverete nuova scrittura. Le AA. LL. mi promisero di darmi tutto ciò che mi appartiene, e di mettere in possesso di tutto Don Diego, come vedrete. Al Signor messer Gian Luigi, e alla Signora Caterina, scrivo: e la lettera viene con questa. Io sono di partenza in nome della Santa Trinità, col primo buon tempo, con molto corredo. Se Girolamo da Santo Stefano1 viene, mi debbe aspettare, e non impicciarsi con veruno, perchè ricaveranno da lui quanto potranno, e poi lo lasceranno in bianco. Venga qua, e il Re e la Regina lo riceveranno sino a che io venga. Nostro Signore vi tenga nella sua santa guardia. Fatta il 21 di marzo in Siviglia 1502.
A’ vostri comandi