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Pagina:Lettere d'una viaggiatrice - Serao, 1908.djvu/320

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Parigi, settembre...


Ogni viaggiatore che sia venuto a Parigi, anche una sola volta, e spesso una sola volta, conserva fra i suoi ricordi caratteristici, una nota di restaurant, fantastica nella sua grossa cifra: un conto da quaranta a cinquanta lire, per una colazione di due persone; un conto di centoventi lire, per una cena di tre persone; e vi soggiunge, il viaggiatore, che le pietanze non furono molte, nè molte le bottiglie di vino. Un mio amico che è quasi francese, che viene ogni anno per due mesi a Parigi, ospitato in casa principesca, conserva anche lui la nota di un pranzo per quattro persone, egli incluso, con cui egli volle fare una cortesia a tre suoi amici


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