Pagina:Lettere d'una viaggiatrice - Serao, 1908.djvu/457

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L’ospizio del Piccolo san Bernardo sorge a duemila duecento metri sul mare: la frontiera francese è a duecento passi, a diritta del grande fabbricato, tanto che la facciata di oriente di questo guarda la Francia, e quella di occidente l’Italia. Vi si va, da Aosta, in nove ore di vettura; da Prè Saint Didier, in quattro ore; da Courmayeur, in cinque ore. La via è ottima: veramente ottima, perchè costantemente percorsa da carrozze, carri, viandanti, alpinisti, ciclisti, e per sino di automobilisti. Si percorre tutta la deliziosa valle della Thuile, cara, cara, nella memoria di chiunque l’ha percorsa una sol volta, tanto ella è pittoresca, ombrosa, fresca, col suo bianchissimo ghiacciaio del Ruitor, all’orizzonte, coi suoi grandi boschi verdi, che la serrano. Man mano che si ascende, verso il Piccolo San Bernardo, il paesaggio si ingrandisce, diventa maestoso, e se le praterie continuano, coi loro smeraldi molli