Pagina:Lettere d'una viaggiatrice - Serao, 1908.djvu/481

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474 lettere d’una viaggiatrice

gran biancore, signore delle roccie e dei prati, dei sentieri e dei ponti, non si udrà che il forte rumoreggiare dei torrenti ingrossati, dei fiumi fatti più tumultuosi, trasportanti un’acqua gelida, che niun viandante si fermerà a raccogliere più, nei ruscelletti adiacenti. Scomparsi i sentieri, sotto la neve, scomparse le piccole vie esigue che il piede della cavaltura ha saputo cautamente e audacemente trovare lungo il precipizio, scomparse le strettissime vie, che solo il piede umano può percorrere. E, insieme, scomparso anche il viandante, scomparso il muto e alacre innammorato della montagna e solo la neve, padrona, signora, bianca, purissima, dominatrice, dovunque.



Tutte le valli alpine, coperte dalla candida e purissima dominatrice...... Non più il ridente terrazzo del Caval bianco, a Pont-Saint-Martin, vedrà sedersi il viaggiatore, che, l’indomani,