Pagina:Lettere e testimonianze dei ferrovieri caduti per la patria, 1921.djvu/29

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Carissimo zio, scommetto che tu in questo momento non hai il buonumore che ho io, e perchè? Ma lascia, zio, le malinconie; la vita non è che un breve passaggio e questo passaggio fa bene chi cerca di passarlo meglio che può. Ma tu, cuore buono, pensi al tuo nipote che manca, a quel nipote che col tuo amore e col tuo sacrificio sottraesti alle sofferenze umane.....

Ora che il tuo compito era finito e potevi vedere i primi resultati dei tuoi sacrifici, ora che potevi sperar di avere nella tua vecchiaia un appoggio almeno morale, la Patria ti strappa il tuo affetto. Coraggio! Tuo nipote non disdegna morir per la Patria, ti ricordi? Fui sempre patriotta e tu forse godrai anche di questo mio sentimento, amando anche tu l'Italia.... ».

GORI Foresto, Applicato della Divisione Lavori, Tenente 2° Genio

In guerra dal Maggio ’15, percorse tutta la carriera da Aspirante a Tenente.

Nel Novembre ’17 fu destinato ai colossali lavori di fortificazione del Grappa.

Il pericolo stringeva e non si risparmiò il Gori.

Senza tregua lavorò, giorno e notte, per sistemare a difesa il settore che gli era affidato. Era sempre in moto, coi suoi uomini e i suoi materiali, per i sentieri difficili, già ghiacciati.

Per troncargli la volontà, la granata che lo colse dovè troncargli la vita. (Val delle Saline, Col Beretta 22 Novembre ’17).