Pagina:Lettere sulla Alceste seconda (Bettoni 1808).djvu/48

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46 lettera quarta

esigendo da lui quasi il sacrifizio della vita per conservar quella della consorte. Effetto funesto delle grandi passioni! ci tolgon esse l'uso della ragione, ci fan obbliare i nostri principj, e ci rendon diversi da quel che siamo. Ma a questa situazione appunto è applicabile ciò che diceva la colta e gentile donna che assunse la difesa della sfortunata e colpevole Mirra contro l’ingegnoso e riputato signor Abate Arteaga:

Ciò che caratterizza la violenza dello stato in cui un uomo dee trovarsi è non solo bello, ma necessario1.

Meschino e ridicolo poi ci comparirebbe il carattere, o per dir meglio il nessun carattere di Feréo. Farebbe impazienza veder questo vecchio affannato prima per timore di perdere il Figlio, che al sentirsi annunziare d’Alceste ch'egli non perirà, e la condizione apposta dal Fato alla sua guarigione, pare prima a bella posta ostinarsi a non riconoscere in lei la vittima generosa, tanto era facile l'andarne a

  1. Risposta della Contessa Isabella Teotochi Albrìzzi all'Abate Stefano Asteaga pag. 53.