Pagina:Letturecommediagelli.djvu/149

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da ’l nome stesso della età di esso Virgilio; e però Dante soggiugne di subito, per levar via tale ambiguità:

Mantovani per patria ambedui.

descrivendosi secondariamente da la patria sua propia, la quale fu, come è notissimo a ciascuno, Mantova, città antichissima e nobilissima di Lombardia. De l’origine e ampliamente della quale trattano tanto a lungo gli espositori, ch’ei mi pare cosa superflua il ragionarne. ma io vo’ ben dire, per risposta di tal dubitazion, che stando la posizione di Dante, che l’anime si organizzino in quel corpo, ch’elle si forman d’aria, nuovi strumenti e nuovi sensi da vedere e intendere e conoscere le cose sensibili, questo dubbio è al tutto di nessun valore; conciosia ch’ello possino mediante tali sensi vedere e saper quel che fanno di mano in mano gli uomini, e chiamar conseguentemente i luoghi e l’altre cose co’ nomi ch’elle si chiamano tempo per tempo. Descrivesi di poi Virgilio, nel terzo luogo, da ’l tempo nel quale egli visse e stette al mondo, dicendo:

Nacqui sub Julio, ancor ch'ei1 fusse tardi,
E vissi a Roma sotto il buon Augusto;

mostrando come ei nacque nel tempo che Julio Cesare era ancor Julio, cioè non ancora dittatore di Roma. Imperò che ei nacque, mentre che erano consoli Pompeo e Crasso, circa a dieci anni innanzi che Cesare pigliassi la dittatura perpetura di Roma: ancora che tardi; la qual cosa è detta da lui, rispetto al veder Cesare trionfante, come dice lo espositore moderno, e non a l'esser nato vicino a la morte di Cesare; e vissi e abitai in Roma nel tempo di Cesare Augusto, chiamato da lui buono, più tosto per la utilità sua particulare, essendo egli stato grandemente beneficiato e onorato da lui, che per ch'egli fusse chiamato comunemente così dagli altri; la qual cosa dimostrano chiaramente le acclamazioni fatte dipoi, nelle elezioni degli altri Imperadori, da 'l popolo romano; nelle

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  1. Cr. ancorchè.