Pagina:Letturecommediagelli.djvu/170

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accenti acutissimi, come fanno i bambini quando eglino hanno qualche gran male, o la maggior parte degli uomini quando ei son tormentati e patiscono qualche gran pena; ed è tratta da quel gridare che fanno i porci, quando ei son feriti, chiamato comunemente nella lingua nostra stridere; e quest'altra voce doloroso significhi pieno di dolore, in quel modo che fanno ancor tutte le altre voci, terminate così nella nostra lingua; chè ciascuna significa pienezza di quella cosa donde ella depende, come noioso, pieno di noia, e virtuoso, pieno di virtù. Ciascuno de' quali spiriti dolenti dice che chiama e chiede continovamente la seconda morte, la quale spenga e distrugga affatto loro, come spense e destrusse i loro corpi la prima. Ove volendo egli mostrare, quanto fusse grande la miseria e la pena d'esse anime, non poteva ancora usare nè il più potente nè il più efficace luogo, che dire ch'elle desiderino per tal cagione di perdere affatto l'essere; cosa tanto contro a natura, quanto è per il contrario cosa naturale, e desiderata da ciascuna cosa, il conservarselo.

Dopo la qual cosa, volendo ancor descriver similmente il Purgatorio da lo stato delle anime che sono in quello, egli dice:

E vedrai color, che son contenti
Nel fuoco, perchè speran di venire,
Quando che sia, alle beate genti.

Per intendimento del qual luogo è da sapere, ch'ei sono stati alcuni i quali hanno detto non esser possibile che l'anime nostre, essendo sustanze spirituali, sieno offese e tormentate da 'l fuoco, il quale è sustanza corporea. Conciosia che tutte le cose, le quali hanno avere azione e passione l'una nella altra, conviene, come dice il Filosofo ne' libri Della generazione, che comunichino e convenghino almanco in materia, non potendo fare operazione alcuna l'una nell'altra le cose naturali, se elle prima non si toccano. E nientedimanco ei si legge pur nelle sacre lettere, ch'ei non son tormentate da 'l fuoco solamente l'anime nostre, ma ancora i Demonii, i quali sono ancora eglino similmente sustanze spirituali. A la qual difficultà hanno risposti i nostri teologi in diversi modi. Imperò che alcuni hanno