Pagina:Letturecommediagelli.djvu/176

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discorso, vano il consiglio, e invano gli sarebbe stata [data] da la natura la ragione. E il filosofo stesso, parlando nella sua filosofia divina delle potenze naturali e delle ragionevoli, dice che le naturali son determinate a una operazion sola, e non posson mancar, se elle non sono impedite, di operar secondo tal determinazione; come fa verbigrazia il fuoco il qual non può mancar, se egli non è impedito, di arder quelle cose che sono atte ad abbruciare; e le razionali per il contrario non son determinate più a operare che a non operare, o a far più una cosa che un’altra, che le sia contraria; come avviene verbigrazia, per usare lo esempio medesimo che usa egli, al medico, il quale non è determinato a medicare più ch’ei si voglia, o può ancora oltre a di questo così ammazzare uno infermo come sanarlo. Laonde gli animali, per operare naturalmente, non posson far, come eglino appetiscono una cosa, ch’ei non la seguitino; ma l’uomo, per operare razionalmente, può da poi ch’e’ l’ha appetita lasciarla e pigliarla, secondo che determina lo arbitrio libero della volontà sua. Per la qual cosa soggiunse esso filosofo, che gli animali vivon secondo l’immaginazione e secondo l’appetito, e l’uomo secondo la ragione e secondo l’esperienza. E se qualcuno opponesse che nascendo ogni movimento che da l’uomo al bene, come vogliono gli scrittor sacri, in lui da Dio, questa sua libertà viene a essere solamente al male; si risponde, che se bene è Dio quel che muove primieramente l’uomo al bene, ch’ei lo muove, come motore universale ch’egli è, ancor solo universalmente; e di qui nasche che ognuno ama e desidera naturalmente il bene. Ma lo eleggerlo o non eleggerlo nasce dipoi da la libertà stessa di esso uomo; e ciò ne fu dimostrato chiaramente da la somma verità e da ’l Salvator nostro Cristo, quando egli disse a la femmina Sammaritana; se tu mi conoscessi, forse che tu domanderesti bere a me, cioè ancor che tu sapessi chi io sono, egli sarebbe poi nel tuo arbitrio il voler seguitarmi o no. E così nasce ancor similmente da lo arbitrio nostro (e se ben noi siam mossi, come si è detto, da Dio universalmente al bene) lo elegger dipoi più un bene che uno altro, come ne dimostrò ancor similmente esso Salvator nostro, quando ei rispose a colui che lo domandava quel che