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xxii alla r. accademia

volte vi si provò; perchè questi due frammenti non altro sono che due tentativi per preparare alla sua lezione un così fatto principio; nè sappiamo se dell’uno o dell’altro si sia poi contentato. La seconda particolarità che gli stessi frammenti ci fanno manifesta si è, che come in Dante e per Dante finirono insieme la sua vita letteraria, e anche la naturale. La nona sua Lettura si continuò sino all’estate del 1563; e l’uno o l’altro dei due frammenti doveva essere il cominciamento dell’ultima o della penultima lezione di quell’anno. Ma su quelle carte, ch’erano tutte per il suo Dante, e ne pigliavano la difesa anche là dove sembrò men che amorevole alla patria, gli cadde la mano stanca; e poco stante cessò di vivere.

V

Intorno al Codice Magliabechiano una ricerca importantissima è quella di sapere se esso sia o no autografo. Il compilatore del catalogo de’ manoscritti della Magliabechiana, registrando questo codice, scrisse: forse autografo. E ne ha i caratteri; perchè vi sono cancellature e correzioni di pugno dello stesso scrittore del codice, e vi sono qua e là pentimenti che mal si potrebbero attribuir ad altri che all’autore delle lezioni, essendo di quelli che spesso accadono a chi compone di proprio, non mai a chi ricopia, o a chi scrive sotto altrui dettatura. Veramente a primo aspetto la scrittura sembra che sia di più mani. Riguardata però più attentamente, non altro vi si palesa se non qualcuna delle accidentali varietà che occorrono in ogni scritto, il quale siasi messo in carta con più o meno lunghi intervalli di tempo,