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306 capitolo xiv — § 92-93

Come nel problema precedente si dimostra che queste condizioni sono sufficienti almeno per il caso che il campo di variabilità per le sia un parallelepipedo con gli spigoli paralleli agli assi coordinati, ed anche in casi assai più generali.

§ 93. — Cenno di un problema analogo ai precedenti.

Un problema analogo è quello di determinare una funzione che soddisfi alla , dove è una funzione data a priori finita e continua in un rettangolo, avente i lati paralleli agli assi coordinati; e siano , p. es., le coordinate di quel vertice, che ha la minima ascissa e la minima ordinata.

La nostra equazione si può scrivere:

donde

,

dove è una costante rispetto alla , ed è quindi una qualsiasi funzione della (continua, perchè in questi studi ci occupiamo solamente di funzioni continue).

Sarà perciò:

                         (1)

dove è l'integrale di ; cioè, essendo una funzione arbitraria, è una funzione arbitraria della (a derivata continua). Nella (1) compare anche , funzione arbitraria di , perchè si è integrato rispetto a , e quindi l'integrale resta determinato a meno d'una costante (rispetto ad che può essere una funzione affatto qualunque di , ma che supporremo derivabile, volendo che esista .

Se nella (1) poniamo ora l'ipotesi che sia costantemente zero, e quindi7

,

{{smaller|troviamo che la funzione più generale ; che ha la derivata mista di secondo ordine uguale a zero, è somma di due funzioni, l'una di e l'altra di affatto arbitrarie (ma derivabili), e cioè

                              .                                                  (2)