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440 capitolo xx — § 131-132

In tal caso e in tal caso soltanto:

non dipenderà dal cammino seguito per andare da e . Teniamo fisso il punto e facciamo variare in . Per ogni posizione di avremo uno e un solo valore di . Perciò sarà una funzione delle coordinate di nel campo . Come al § 91 a pag. 304 possiamo dimostrare che il differenziale di tale funzione vale proprio , cioè che:

Se il campo soddisfa alle condizioni enunciate, e in esso le soddisfano alle (1), esiste una funzione , le cui derivate parziali del primo ordine sono , ossia che ha per differenziale . Tale funzione è, a meno del segno, il potenziale del vettore che ha per componenti .

Questo teorema ci era già noto (§ 92) in casi particolari.

Nel caso che il campo non soddisfacesse alle condizioni enunciate si potrebbe ancora dimostrare l'esistenza di una tale funzione . Ma una tale funzione uscirebbe dal campo delle funzioni fin qui studiate, perchè in uno stesso punto avrebbe infiniti valori. Un esempio ben noto è quello del potenziale dovuto a una corrente elettrica.

Le precedenti considerazioni si applicano senz'altro anche al caso più semplice dei differenziali , dove soddisfino alla in un'area piana col contorno di un solo pezzo; restano così estesi a tali aree i teoremi della teoria dei differenziali esatti, di cui abbiamo discorso ai §§ 90-91</math>.


§ 132. Trasformazione deli integrali doppii.

(Cfr. §§ 108-108bis)

) Sia un campo del piano , ne sia il contorno 1; e sia una funzione continua in . Siano due funzioni derivabili delle in

(1)

in guisa che per ogni punto di siano completamente determinati i valori delle . Viceversa, dai questi valori, sia

  1. Si suppone che soddisfino alle solite condizioni enunciate nei §§ precedenti.