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polinomii ed equazioni algebriche 43

che si può scrivere . Ne risulta in particolare 1.

Il numeratore della (1) dà il numero delle disposizioni di oggetti ad ad cioè il numero dei modi con cui si possono scegliere ed ordinare oggetti tra oggetti dati, quando si considerino come distinti due gruppi, anche se differiscono soltanto per l’ordine in cui si susseguono i dati oggetti. Infatti il primo oggetto di una di tali disposizioni si può scegliere ad arbitrio tra gli oggetti dati; il secondo si potrà scegliere tra i residui ; scelti i primi due oggetti, il terzo si può scegliere tra i residui ; e così via; lo ultimo oggetto della disposizione si può scegliere tra oggetti.

Così il denominatore è il numero delle disposizioni di oggetti ad ad , cioè il numero delle permutazioni di oggetti.

La formola precedente dimostra dunque che, come si può dimostrare direttamente nel modo più semplice, il numero delle combinazioni di n oggetti ad h ad h è uguale al quoziente ottenuto dividendo il numero delle disposizioni di n oggetti ad h ad h per il numero delle permutazioni di h oggetti2.

) Siano numeri qualsiasi. Consideriamo il prodotto:

.

L’algebra elementare insegna che questo prodotto è uguale alla somma di tutti i prodotti ottenuti moltiplicando tra di loro un addendo del binomio , un addendo del binomio , ..., un addendo del binomio . Tra questi prodotti ve ne saranno alcuni che non contengono la (o, come si dice, che contengono il solo fattore , altri che contengono il fattore e non il fattore , altri che contengono il fattore e non il fattore , eccetera, altri che contengono il fattore . Per formare quelli dei prodotti , che contengono il fattore e non il fattore , si dovrà scegliere in dei binomii , il primo addendo , e negli altri binomii si dovrà scegliere il secondo addendo, per fare poi il prodotto degli addendi così scelti. Ognuno di questi prodotti sarà dunque il prodotto di per un prodotto di fattori scelti tra le quantità . La somma di questi prodotti sarà dunque il prodotto di per la



  1. Questa uguaglianza diventa intuitiva per chi consideri che ogni gruppo di elementi determina un gruppo di elementi: quello formato con gli elementi residui. E viceversa. Dunque tanti sono i gruppi di elementi, quanti i gruppi di elementi.
  2. Infatti, permutando nei modi possibili gli oggetti di ogni combinazione, si ottengono tutte le disposizioni