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fonila don» eh fe elle no ufcrfTeno’dek lorocelle & an daflenoalla cittaa pcccarecòli homini:# facefijno frutto n6 tipo/ t rebeno faluare.Et anchora diceua che Chrifto cómandaua che le p- fonedoueflìnocrefcere # multiplicare.Et tanto quello malignojii nonio conforto quella bonadSna heremita p quelli altri mali cóli' gli che una ma t ina dehberoron ìniicmadeà dare in loco dilhóe Ilo# peccare con li homini. Venendo li deputato & ordiato de andare al laterra.Eldero5ionfci pria di cafa.# quella diuota dona era dorme tata & afflitta di gradolore no fapea difcernere quale foiTe el meglio fiC terminàdo pure ufeire fora fe fece el fegno de laica croce.# inuo< candò diuotamen te ad alta uoce el nome della nóftra donna # dille Ajuoi gloriola uergine Maria ricomando lanima el corpo mio.# di tte quelle parole appparue una màe in aere & fpinfela dentro da lu feio # no lafcio andare iùora£t lo dimoio con gran llridore fe par/ ti confafo.Et quella dona heremita riconobbe el miraculo della ma dre di Chrido tempre la ringratio # benedille di tanto benefìcio cn hauea riceuuto.poi fi fece bone operatione che ala fua fin merito ha uer la gloria beata con la gloriofa uergine Maria. Come uno giouene diuoto di noftra donna diuentocome lepro/ fo p una unttióe che fece p no guadare la fua uirginita. Ca.xxxni. No nobile# gétilhó che compro uno giouene p fuo feruo elq u le giouene era molto delicato # bello.# tato gli piaq li foi bel li codui che ibreuetépoel libero dellaferuitu.# teneualoco tbe caro figliolo cómettendo fimelmente le (ue richeze # poflelTióe •Ila curi del dittogiouene.Aduenne unauoltachequedo nobile ho monó'era nela citta onde la donna fua per operatione del demonio fu molto tétata di peccare co quedogiouene per la fua belleza.Et ri/ chiedendolo di quella immondicia più uolte pregandolo:# non uo/