Vai al contenuto

Pagina:Libro di sentenze, a cura di Giuseppe Manuzzi, Firenze, Tipografia del Vocabolario, 1863.djvu/16

Da Wikisource.

— 3 —

Sotto la temperanza sono tutte le virtù.

Costume si è uno cortese e piacevole e gentilesco portamento.

La pazienzia è porto delle miserie.

Chiunche è amato per gli doni che ha fatto, riceve più che ha dato.

Acciò che più giovi, sia umile lo tuo castigamento.

Non sarai da credere, se tu loderai te medesimo.

Catune soperchio cose sodo grevemente acquistate.

Gli bugiardi fanno non credere coloro che parlano le vere cose.

Non credere alle loda di colui, a cui hai ben fatto.

La falsa fama, e lo falso romore tosto discorre.

Invano t’affatichi d’essere sicuro e ricco insieme.

Tutte le cose hanno tempo, e tutte le cose passano sotto lo cielo per gli suoi temporali.

Sanza grande cagione non permette la ragione naturale che sia abbandonato lo conforto della natura.

aristotile filosofo.

Felicità si è uno atto che procede da perfetta virtù dell’anima, e non del corpo.

Favellare verace fa prò all’uomo, non solamente alla scienza, ma migliorare1 gli costumi della vita.

Coloro che non hanno intendimento, sono migliori che coloro che l’hanno, e non l’adoperano.

Chi non pensa bene, non l’adopera.

Virtù è abito dì voluntà governato per lo mezzo.

Meglio è essere grande infra piccoli, che essere piccolo infra’ grandi.

Dal troppo e dal poco si corrompe castità e fortezza; dal mezzo si salva.

  1. Il T.P. megliorare, e appresso, megliore per migliore.