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L’uomo vecchio debba usare poca fatica di corpo
e assai d’animo, pensando nelle buone cose.
L’amistà debba essere, per amore di virtù, infra’ buoni, et in altro modo non è amistà vera né durabile.
Maggiore disonore è perdere o male spendere quello che l’uomo ha guadagnato, che non è avere guadagnato.
Oggimai dico lo mondo essere beato, quando gli savi litterati cominciano a regnare o a reggere.
Chi lungamente in guerra persevera, conviene che perda o le ricchezze o la guerra.
Sfornente la miseria è privata della1 invidia.
La corporale esercitazione non è a pochi utile.
La necessità non ama le cose temperate.
Mai non si vince Io pericolo sanza lo pericolo..
Niuno tempo é che debbi essere cessato da giustizia.
Niunò si disperi, ma nella quantità del suo valore speri.
archimedo.2
Che pro è all’uomo stolto avere le ricchezze, conciosiacosa
che la sapienza comperare non si possa?
Sempre, a imprendere scienzia, amate la povertà, acciò che voi siate ricchi di potere altrui insegnare.
Quando la ventura istà ferma, voi amici guardate lo volto; ma quando è caduta con sozza fuga, volgete le facce.
Niuni sono più occulti aguati che quegli che sono ascosi in somiglianza d’officio.
Leggiera cosa è contra me dire male, conciosiacosa ch’io non debbia male rispondere.
Non si può riputare per vita d’uomo, nella quale3 scienzia di scrittura nella mente non è entrata.