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Pagina:Libro di sentenze, a cura di Giuseppe Manuzzi, Firenze, Tipografia del Vocabolario, 1863.djvu/59

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Gli allegri volti inalzano gli vilissimi doni. In tal modo ti tempera della ingiuria dell'amico che ’l suo amore non menomi.1

Senno è da vergognare la frode per una frode.

tobia.


Voce di preghiera è miserevole e dolorosa.

Amara parola è, e annoiosa, di pregare colui che t’ha ingiuriato.

Malagevole cosa è, che sia bontadioso colui, a cui è sempre ita diritta la ventura.

Là dove è confessione, ivi è rimissione.

Non dispregiare l'anima affamata, e non t’inasperare nella sua povertà.

Impara alcuna cosa, che quando la fortuna si parte subitamente, l’arte rimane.

cassiodoro.

Pessima cosa è a dispregiare la verità, e tuttavolta buona s’ella non è mischiata con falsità.

Per uno torto fatto sono più altri torti.

Niuna cosa può essere fatta sanza cagione.

Sopra tutte maniere crudeltà2 e arricchire della por verta de' bisognosi.

Lo guadagno esce della convenevole misura.

Colui è buono difenditore che difende sanza far torto.

Questa è sanza fallo vertù, accorrere lentamente a parlare, e prestamente a intendere.

Lo buon giudice intende tosto, e tardi giudica.

Chi tosto giudica, corre al suo pentimento.

Colui non ama lo Re, che odia la sua legge.

  1. Il T. P. menovi.
  2. Il T. P. maniera di crudeltà