Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
32 |
altri Liguri, già dirozzati, oggetto di superstizioso terrore.
Ciò spiegherebbe, da un lato, la commistione di manufatti preistorici liguri e romani in certe caverne ossifere e dall’altro la tradizione, vivente ancora in Liguria, di misteriosi e feroci Lestrigoni, dediti ad un culto bizzarro.
Chi sa che non fossero superstiti dell’antica schiatta dei cavernicoli quei Liguri convertiti alla fede cristiana da Windemiale e S. Eugenio, allorché, nel primo secolo dell’era nostra, i due vescovi reduci dall’Affrica, approdarono ai castello di Vado? Secondo un antico testo, quei barbari convenivano, prima della conversione, in una tetra spelonca (probabilmente nella vasta grotta di Bergeggì) e ivi « una esecrabile bestia, con vanissimo sentimento adoravano e con sacrilego e scelleratissimo rito gli offrivano ogni giorno vittime e sacrifizi » 1.
Altri narri quali furono di poi le fortunose vicende della gente ligure, come abbracciasse la nuova fede banditrice di fratellanza, di carità, di speme, come si costituisse in libero reggimento, quanto operasse per la patria, per la fede, per la civiltà. Dinanzi al tempio della storia m’inchino reverente, ma non è lecito a me profano varcarne le soglie.
Se dopo essermi a lungo soffermato sull’uomo, mi si consenta di considerare una volta ancora la terra, dirò che, dopo l’invasione romana, gli interrimenti hanno qua e là modificato il litorale, colmando seni ed estuari; ma in gran parte questo fenomeno è compensato da una nuova fase d’immersione che