Pagina:Liguria preistorica.djvu/385

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colo bambino, le cui mandibole presentano un molare ed un premolare per lato. Questo scheletro non era difeso da lastre di pietra e non si osservarono accanto ad esso che cocci, conchiglie ed ossa di mammiferi.


Fig. 96. Ornamento atto con una zanna di cinghiale, della caverna delle Arene Candide; 2/3, della grand, nat.

Il primo dei tre scheletri scoperti dal R. D. Perrando giaceva presso a poco nel mezzo della cavità orientale, quasi a contatto della roccia viva che forma il fondo della grotta, sotto una spessezza di m. 2.20 di terriccio ed apparteneva ad un bambino lattante. Mancavano le solite pietre, e non si raccolsero nelle vicinanze che ossa e cocci di poco interesse.

Il secondo scheletro, che fu quasi completamente conservato, apparteneva ad un fanciullo di 7 a 8 anni e riposava alla profondità di m. 1.70, sempre nella parte orientale del sotterraneo, ma un po’ più addentro del primo; sul suo cranio si osservano le tracce di una frattura anteriore alla morte.

La terza tomba si scoprì nella parte media, presso la parete che sta di contro alla più ampia apertura. Essa era limitata da otto lastre di pietra e dava ricetto alle ossa di un vecchio, presso le quali giaceva un coccio con graffiti. Le due braccia del morto, congiunte sul torace, sostenevano una grossa pietra. Lo scheletro rin-