Pagina:Liguria preistorica.djvu/42

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lotti e le frecce. Generalmente, al principio di essa le selci lamellari erano scheggiate sopra una faccia sola e non ritoccate lungo i margini. Le più antiche tracce di riti funebri risalgono a questa fase e più specialmente al principio del quaternario medio.

Nella fase successiva furono foggiate le prime ascie od accette provviste di manico, insieme a pugnali, coltelli, punteruoli, seghe, trincetti, scalpellini, ecc. Si adoperarono eziandio armi da getto. Si iniziò o almeno sì sviluppò la lavorazione dell’osso, del dente, del corno e della conchiglia; e siffatta industria procedette di pari passo con notevoli manifestazioni artistiche, le quali tuttavolta si osservano in alcune stazioni e mancano in altre della medesima età. Risalgono a questo periodo graffiti, disegni, bassorilievi,e perfino vere pitture, che rappresentano generalmente animali.

La fase neolitica è quella nella quale furono messi in opera i primi arnesi foggiati o finiti colla levigatura e comparvero le forme più accurate e perfette di cuspidi più finamente scheggiate. Intanto si sviluppa l'arte ceramica, nata forse allo scorcio della fase precedente. Si rendono frequenti in questa fase l'addomesticazione degli animali e le pratiche di una agricoltura primitiva.

Nella fase calcolitica o del bronzo non cessa l’uso dei manufatti litici e vi si aggiunge la metallurgia del rame e del bronzo; le stoviglie, modellate d’ordinario col sussidio del torno, si cuociono nella fornace; esse presentano decorazioni più complicate che non nei tempi neolitici. Al rito della inumazione si sostituisce generalmente quello della cremazione. La pastorizia e l’agricoltura si diffondono, sostituendosi alla caccia e alla pesca.

Finalmente la fase siderolitica o del ferro è distinta dalla lavorazione di questo metallo, come pure dell’argento e dell’oro, dall’ uso di ceramiche ornate di figure