26. Fu del Garani ascritto successore
Puccio Lamoni1, anch’ei grande ingegnere,
Bravissimo guerrier, saggio dottore,
Cortigiano, mercante, e taverniere.
Dicon ch’ei nacque al tempo delle more,
Perch’egli è di pel bruno e membra nere;
Or qua di Cartagena eletto duce2,
Il fior de’ mammagnuccoli3 conduce. 27. L’armata avea tra gli altri un cappellano
Dottor, ma il suo saper fu buccia buccia;
Perocch’egli studiò col fiasco in mano,
Ed era più buffon d’una bertuccia.
Faceva da pittore, da Tiziano;
Ma quanto fece mai, n’andava a gruccia4:
Ebbe una chiesa, e quivi a bisca aperta
Si giuocò fino i soldi dell’offerta. 28. Franconio si domanda Ingannavini:
E fu pregato, come il più valente,
Perch’egli sapea leggere i Latini,
A far quattro parole a quella gente.
Egli5, che aveva in casa il Coltellini
Già fatta una lezione e salla a mente,
Subito accetta, e siede in alto solio,
Senza mettervi su nè sal nè olio6.
↑St. 26. Puccio Lamoni. Paolo Minucci, il comentatore del Malmantile Racquistato. (Nota transclusa da pagina 162)
↑Duce di Cartagena. Espertissimo giocator di carte. (Nota transclusa da pagina 163)
↑Mammagnuccoli. Così chiamavansi una società di giocatori. (Nota transclusa da pagina 163)
↑St. 27. Andare a gruccia. Essere stroppiato. Offerta dicesi quel tanto che danno alla chiesa in certe occasioni certe pie confraternite. (Nota transclusa da pagina 163)
↑St. 28. Egli che aveva già fatta una lezione in casa Coltellini ecc. (Nota transclusa da pagina 163)
↑Senza metterviecc. Subitamente, come chi per mangiar presto una vivanda, non la condisse. (Nota transclusa da pagina 163)