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| note al terzo cantare | 125 |
simi. — Spinaci (spia) — Arruffan ruffiano. — Margutte, scaltro e scellerato nano nel Morgante del Pulci.
St. 67 Carpi nel Modenese. Borselli nel Fiorentino (carpitore, borsaiuolo). — Lancione. Arme che qui si dà alle guardie del bargello. — Bianti. Vagabondi. — Corazza che lo difenda dai colpi di bastone. — Rilievo. Tutto il dì rileva, busca, tocca di buone busse.
St. 68 Farfarel, Barbariccia. Nomi di due diavoli. — Ch'è ch'è. Ogni poco. — Camozza. Capra salvatica. — A battuta, non di musica ma di mazza.
St. 69 Che manda. ecc. Che costringe il diavolo a venire, cavalluccio dicevasi la carta ove era scritta la citazione in giudizio per cosa criminale; da un uomo a cavallo che in essa era figurato. — Lo staccio. ecc. Certi incantesimi. — S'inzavarda. S’impiastra tutta. — Il barbuto. Il diavolo in forma di caprone.
St. 70 Bau, Biliorse. Essere della famiglia degli Orchi, Befane, Versiere e simile genía. — Di punta. Dritto difilato.
St. 71 Guastada. ecc. Vaso di vetro pieno d’acque incantate, entro cui le streghe pretendono vedere e far vedere diavoli e mille altre cose belle. — ò- Cattiv'uria.
