Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/330

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OTTAVO CANTARE.

ARGOMENTO.

Dalle sue Fate Paride vestito,
Vede la galleria di quell'albergo:
D'un'avventura grande è poi avvertito,
E appresso ha un libro che non parla in gergo,
Con una spada d'un acciar forbito;
Ond'ei piglia licenza, e volta il tergo.
Vien Piaccianteo condotto al generale,
Che non gli volle far nè ben nè male.

1.
Vorrei che mi dicesse un di costoro
Che giostran tutta notte per le vie,
Che gusto v’è; perchè, a ridurla a oro1,
Non v’è guadagno e son tutte pazzie;
Poichè, lasciando ch’e’ non è decoro,
L’aria cagiona cento malattie.
Mille disgrazie possono accadere,
Mille malanni, diavoli e versiere.

  1. St. 1. Ridurla a oro. Vedi c. III, 48. (Nota transclusa da pagina 356)