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334 malmantile racquistato

17.
Le donne anch’esse corron co’ figliuoli,
E ciò che trovan gettan dalle mura;
Chi colla conca o vaso da viuoli
Piglia a qualcun del capo la misura:
Profuma il piscio i panni e i ferraiuoli,
Nè guardan s’e’ v’è pena il far1 bruttura
Chi tira già un lastrone alle cervella,
Che s’e’ v’è grilli serva per murella2.
18.
Chi, perchè giù non piglin l’imbeccata3,
Cuopre i capi con tegoli e mattoni:
Chi versa giù bollente la rannata
Che pela i visi e porta via i bordoni4:
Nell’olio un’altra intigne la granata
E fa l’asperges sopra i morïoni:
Altre buttan le casse, acciò i soldati
Partir si debban poichè son cassati5.
19.
Un’altra con un gatto vuol la berta:
Legato il cala; ond’ei fra quei d’Ugnano
Sguaina l’ugna e colla bocca aperta
Grida inasprito in suo parlar soriano:
Ed il primo ch’ei trova, egli diserta6,
Chè dov’ei chiappa, vuol levarne il brano:
Così l’alz’ella e abbassa colla corda,
Acciocch’or questo or quello ei graffi e morda.

  1. Il far. Cioè a far. Allude alle leggi che proibiscono di gettare immondizie per le vie. (Nota transclusa da pagina 397)
  2. Murella. Piastrella. Vedi c. V, 34. (Nota transclusa da pagina 397)
  3. St. 18. Imbeccata. Infreddagione. (Nota transclusa da pagina 397)
  4. Bordoni. Quelle penne che non sono ancor del tutto spuntate fuor dalla pelle; il pelo che spunta. (Nota transclusa da pagina 397)
  5. Cassati. Doppio senso: cancellati incassati. (Nota transclusa da pagina 397)
  6. St. 19. Diserta. Concia male. (Nota transclusa da pagina 397)