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384 malmantile racquistato

2.
Qui ci vorria chi scortica l’agnello,
O se al mondo è persona più inumana,
A descriver la strage ed il flagello
Che seguir si vedrà di carne umana;
Ch’io già mi sento, mentre ne favello,
Il tremito venir della quartana;
E n’ho sì gran terror, ch’io vi confesso
Che mai più de’ miei dì sarò quel desso.
3.
Sbandiva il gallo apportator del giorno
La notte nera più d’un calabrone,
E il suo buio e quant’ombre ell’ha dintorno
D’ogni e qualunque grado e condizione,
Acciò sicuri omai faccian ritorno
Gli uccei cantando il lor falso bordone1
Incontr’al Sol; che in questa parte e in quella
Fa pel lor gozzo nascer le granella;
4.
Quand’infra dame e cavalieri erranti
Ch’al trescone in palazzo erano intenti,
Comparsi un dietro all’altro i duellanti,
Armati tutti due come sergenti,
Si sballò2 il ballo, andâr da canto i canti,
E le chitarre e i musici strumenti
A’ propri sonatori e a’ ballerini
Divenner3 tante cuffie e berrettini.

  1. St. 3 Falso bordone. Modulazione continuata di più voci, che si fa col porre più sillabe sulla stessa corda. (Biscioni.) (Nota transclusa da pagina 446)
  2. St. 4 Sballare. Disfar le balle: ma qui, cessar di ballare. (Nota transclusa da pagina 446)
  3. Divennero ecc. Perchè battuti loro sul capo, si sfondarono e ve lo lasciarono entrar dentro. (Nota transclusa da pagina 446)