CREMONA
Cremona, non è Antonio Stradivari oggi ne l’aria con i violini maravigliosi? – palpitano fini melodie per cieli — o da li altari osannano i soavi cherubini del Boccaccino che ne li occhi ignari hanno l’azzurro tremulo dei mari e sanno i regni che non han confini? Cremona, evvi un assai dolce malìa oggi ne’ tuoi rosai, dolce così ch’io ne sento vanir l’anima mia beata sognatrice intenerita de l’azzurro che a’ miei occhi fiorì come ne li occhi d’una sulamita.