Pagina:Liriche di Sergio Corazzini, Napoli, Ricciardi, 1935.djvu/57

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che le danno acerba doglia,
sempre acerba e sempre lenta!
Poi ognuno si spoglia,
e ognuno s’addormenta
nella pace del Signore.

L’acquasantiera di bronzo, tonda,
sembra un occhio lagrimoso
che il suo pianto silenzioso
a stille su le fronti de gli uomini diffonda.

I confessionali, con le loro
tendine verdi un po’ sciupate,
con le piccole grate
gialle che ne l’ombra sembrano d’oro,
sonnecchiano allineati,
ognuno con le sue due candele
spente ai lati.
Sono essi, alveari ove rònzino, api, i peccati,
e l’assoluzione sia miele?

Un rosario di granatine
a i piedi del Crocifisso morente,
sembra sangue gocciato lentamente
dalla fronte coronata di spine.

Un piccolo libro delle
Massime Eterne fu dimenticato
sopra una sedia, aperto.
È logoro. Certo,