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Le Stelle. 225

sto proposito le osservazioni poco dicono. Di rare nebulose si potè determinare con precisione non grande la distanza, e questa fu trovata dell’ordine delle distanze delle stelle.

257. Molto si è scritto e pensato intorno all’origine delle nebulose, ma un’ipotesi che tutte le spieghi, appaiano esse o tonde o irregolari o spiraliformi, per il momento non si ha.

Alcuni pensarono che le nebule si debbano considerare come stelle o gruppi di stelle in via di formazione. In quest’ipotesi la materia rara di cui sono composte le nebule andrebbe concentrandosi a quel modo press’a poco con cui nelle nuvole si concentrano e generano le goccie di pioggia. In quest’ipotesi tutto il sistema stellato, e il Sole con esso, non sarebbe stato, da principio, che un’enorme massa di vapori sparsi per gli spazii dell’universo. Tale massa, dividendosi e concentrandosi intorno ad un gran numero di centri o nuclei, avrebbe dato origine al Sole, ai pianeti, alle stelle, a tutto quanto esiste nel mondo materiale.

È questa un’ipotesi seducente che per qualche tempo trovò favore fra gli scienziati, ma essa è oggi abbandonata perchè troppo inetta a dare ragione di tutti i fatti conosciuti, e meno che mai dell’Universo.

Fu osservato che i vapori di frammenti di meteoriti portati ad alta temperatura danno spettri luminosi identici, per quel che riguarda l’idrogeno e il carbonio, agli spettri delle nebulose.

Questo fatto diede qualche favore all’ipotesi meteorica, secondo la quale le nebulose del cielo deriverebbero tutte da associazioni di meteoriti.

I meteoriti non sono, è vero, per sè medesimi luminosi ma tali diventerebbero in grazia di urti e collisioni reciproche. Uno sciame meteorico nel

Celoria. 15