Pagina:Lorenzo de' Medici - Opere, vol.2, Laterza, 1914.djvu/137

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iii - laudi 131

     A laudarti, o Maria, venga
ciaschedun d’amore acceso:
peccator nessun si tenga,
benché molto l’abbi offeso;
sulle spalle il nostro peso
post’ha al Figlio questa pia.
                         Ciascun laudi te, Maria.
     Piú della salute vostra,
peccator, non dubitate:
il suo petto al Figlio mostra
questa Madre di pietate:
le sue piaghe insanguinate
mostra a lei la bontá pia.
                         Ciascun laudi te, Maria.
     Dice lei: — O santo figlio,
questo petto t’ha lattato. —
E lui dice: — Io fe’ vermiglio
giá di sangue il mio costato;
per pietá di questo ingrato
la pietá è sempre pia. —
                         Ciascun laudi te, Maria;
                         ciascun canti in gran dolcezza.