Pagina:Lorenzo de' Medici - Opere, vol.2, Laterza, 1914.djvu/272

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266 xvii - rime varie o di dubbia autenticitá

     Ma non sará sí presto il tuo cammino,
ché ’l spirto mio verrá seguendo l’orma
visibilmente sempre a te vicino:
     sanguinolenta in quella propria forma100
che con la cruda man morte mi diei,
stia piú tuo corpo vigilante o dorma,
     non per farti alcun mal, ch’io non potrei,
ma perché un giorno del tuo mal ti penta,
e che conosca un dí l’affanni miei,105
     udendomi ulular con crudi accenti
e lamentar di te non una volta,
e rinfacciarti tutti i mia tormenti.
     E, benché l’alma semplicetta e stolta
sia fuor del corpo faticoso e stanco,110
non creder che per questo sia distolta,
     ché un vero amor per morte non vien manco.