Pagina:Lorenzo de' Medici - Opere, vol.2, Laterza, 1914.djvu/307

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v - canzoni a ballo 301

     Se tu vai, stai o siedi,
fa’ d’aver sempre maniera:
muover dita, ciglia e piedi
vuolsi sempre alla smanziera,
fare a tutti buona cera;
fa’ che mai disdica posta,
ma di quel che non ti costa
fanne ognun contento andare.
     Fátti sempre partigiani,
dove sei, fino alle gatte,
fino a’ topi e fino a’ cani.
Non far mai volentier natte:
lascia farle a certe matte.
Abbi sempre una fidata,
che ti sappia una imbasciata,
una lettera portare.
     Fuggi tutti questi pazzi,
fuggi, fuggi gli smanzieri:
fa’ la casa te ne spazzi,
non ber mai ne’ lor bicchieri;
oggi quivi e colá ieri
n’hanno ad ogni stringa un paio;
l’asinin del pentolaio;
fanno i santi anche rubare.
     Pigliate uomin, ch’abbian senno
e che sien discreti e pratichi,
e che intendano ad un cenno
e non sian punto salvatichi,
com’io veggo tai lunatichi,
muffaticci, goffi e rozzi,
certi ignaffi, certi ghiozzi,
buoni appunto a sbavigliare.
     Vuolsi ancor l’industria mettere
nello scriver bene e presto,
e ’n saper contraffar lettere,
che la cosa vada a sesto.