Pagina:Lorenzo de' Medici - Opere, vol.2, Laterza, 1914.djvu/384

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378 indice dei capoversi
Poi ch’a fortuna, a’ miei prieghi inimica  i, 149 
Poi che dal bel sembiante dipartisse  i, 212 
Poi che tornato è il sole al corso antico  i, 160 
Ponete modo al pianto, occhi miei lassi  i, 86 
Porgete orecchi al canto de’ romiti  ii, 313 
Poscia che il bene avventurato core  i, 54 
Prenda pietá ciascun della mia doglia  ii, 198 


Qual maraviglia, o mio gentil Cortese  i, 225 
Qual maraviglia, se ognor piú s’accende  i, 239 
Quando a me il lume de’ begli occhi arriva  i, 224 
Quando il cieco desir per maggior pena  i, 222 
Quando il sol giú dall’orizzonte scende  i, 29 
Quando l’ora aspettata s’avvicina  i, 170 
Quando la bella imagine Amor pose  i, 100 
— Quando morrá questa dolce inimica  i, 216 
Quando raggio di sole  i, 228 
Quant’è bella giovinezza  ii, 249 
Quanta invidia ti porto, o cor beato  i, 65 
Quante volte per mia troppa speranza  i, 154 
Quanto è grande la bellezza  ii, 129 
Quanto sia vana ogni speranza nostra  i, 183 
Que’ begli occhi leggiadri, ch’amor fanno  i, 162 
Que’ dolci primi miei pensieri, ond’io  i, 187 
— Quel che Fortuna in sua potenza tiene  ii, 47 
Quel che ’l proprio valore e forza eccede  i, 44 
Quel ch’io amavo giá con piú disio  i, 180 
Quel cor gentil, che Amor mi diede in pegno  i, 112 
Quell’amoroso e candido pallore  i, 134 
Quella virtú che t’ha prodotto ed ale  i, 211 
Quelle vaghe dolcezze, che Amor pose  i, 200 


Ragionavasi di sodo  ii, 221 


S’avvien che la mia vista tutta intenta  i, 217 
S’io volgo or qua or lá gli occhi miei lassi  i, 123 
Santo Iddio, padre di ciò che ’l mondo empie  ii, 124 
Sanza esser suto da altro nume scorto  ii, 53 
Se Amor agli occhi mostra il lor bel sole  i, 195 
Se avvien che Amor d’alcun brieve contento  i, 167 
Se, come Giove trasformossi in toro  ii, 262 
Se con dolce armonia due istrumenti  i, 205 
Se fra gli altri sospir ch’escon di fore  i, 50 
Se ’l fortunato cor, quand’è piú presso  i, 52