Pagina:Loti - Pescatori d'Islanda.djvu/153

Da Wikisource.

— 153 —

Un giorno finalmente si cominciò a scorgere uno dei due navigli ritardatari. Quale dei due?...

Presto, il gruppo delle donne, si era formato, muto, ansioso sulla spiaggia.

Gaud, tremante, pallida era là col padre del suo Yann.

— Io credo — diceva il vecchio pescatore — io credo fermamente che sono essi. Un listone rosso, e tutto l’insieme rassomiglia graziosamente al suo battello. Che ne dici, figlia mia?

— E pertanto no — riprese con uno scoraggiamento improvviso, no, noi ci sbagliamo ancora, l’asta non è la stessa ed hanno una vela triangolare. Per questa volta non sono essi: è la Maria-Giovanna. Oh! ma certamente, figlia mia, non tarderanno a venire.

E i giorni si seguivano, le notti si succedevano con una tranquillità inesorabile.

Ella continuava a fare toletta, un poco come un’insensata, sempre per paura di rassomigliare ad una moglie di naufragato, esasperandosi quando gli altri prendevano con lei un’aria di compassione e di mistero e voltando gli occhi per non incrociare lo sguardo con quelli che, compiangendola, l’agghiacciavano.

Ora aveva presa l’abitudine di andare fin dal mattino sull’alta scogliera di Pors-Even, passando dietro la casa materna di Yann per non essere vista da sua madre e dalle sorelline. E andava sola, sedeva là tutto il giorno a piedi di una croce isolata, che domina la lontananza delle acque immense.....

Ve ne sono così dapertutto di quelle croci di granito che si drizzano sulle scogliere avanzate di quella terra di marinai, come per domandare grazia; come per ammansire il grande mostro che attira gli uomini e non li rende più, preferendo sempre tra le vittime i più valenti ed i più belli.

Intorno a quella croce di Pors-Even, vi sono delle