Pagina:Loti - Pescatori d'Islanda.djvu/70

Da Wikisource.

— 70 —

vanoper essere prese. Nessuna grande operazione si sarebbe forse compiuta a Tonkin — ma i rinforzi non bastavano — allora prendevano a bordo dei battelli tutti quelli che questi potevano dare per completare le compagnie dei marinai già sbarcati. E Silvestro, che aveva languito da tanto tempo negl’incrociatori e nei blocchi, era stato designato con qualche altro a colmare i vuoti di quelle compagnie.

In quel momento, è vero, si parlava di pace; ma essi speravano di sbarcare ancora a tempo per battersi. Avendo aggiustati i loro sacchi, finiti i preparativi e fatti i loro addii, avevano passeggiato tutta la sera in mezzo agli altri che restavano; ciascuno esprimendo diversamente le proprie impressioni, gli uni gravi e raccolti, gli altri loquaci e chiassosi.

Silvestro era molto silenzioso e riconcentrato in sè stesso; solamente quando lo si guardava il suo sorriso sembrava dicesse: «Sì, ci sono effettivamente, e sarà per domani» La guerra, il fuoco l’affascinavano.

.... Inquieto su la sorte di Gaud, a causa di quella scrittura straniera, cercava di avvicinarsi ad un fanale per poter leggere, manovra difficilissima in mezzo a quei gruppi di uomini nudi, che si affollavano anch’essi per leggere, nel calore irrespirabile di quella batteria.

Al principio della lettera, come aveva previsto, la vecchia nonna Yvonne spiegava perchè era stata obbligata di ricorrere alla mano poco esperta di una vecchia vicina; ella diceva:

«Mio caro nipotino, non ti faccio scrivere questa volta da tua cugina, perchè è molto addolorata. Suo padre è morto fulmineamente fin da due giorni. E sembra che tutta la sua fortuna sia andata perduta in una cattiva speculazione da lui fatta quest’inverno a Parigi. Si venderanno la sua casa ed i suoi mobili. E’ stata una sventura a cui nessuno era preparato, lo credo che ciò ti addolori molto come ha addolorato me assai.