Pagina:Loti - Pescatori d'Islanda.djvu/95

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davano, tutti curiosi di scorgere il suo dolore, e ciò lo irritava.

— Mia moglie mi scrive nello stesso tempo, continuava Larvöer, che la figlia di Mevel ha lasciato la città per abitare a Ploubazlanec e curare la vecchia Moan, una vecchia zia; or si è messa a lavorare a giornata presso le famiglie, per guadagnare la sua vita.... Io veramenteho sempre pensato che era una gran buona figlia e molto coraggiosa, malgrado le sue arie di signorina.

Di nuovo, guardarono Yann, cosa che gli dispiacque ancora di più e che gli fece salire il sangue alla testa. La conversazione finì su quell’apprezzamento di Gaud, e la Reine-Berthe, che alcun essere vivente avrebbe mai più visto, cominciava ad allontanarsi sensibilmente.

Dopo qualche minuto, le loro figure sembravano sempre più cancellate, perchè i navigli erano meno vicini, e tutt’a un tratto, quelli della Maria, non trovarono più niente da spingere con le loro verghe; tutti i loro uncini si agitarono brancicando nel vuoto, poi ricaddero gli uni dopo gli altri pesantemente nel mare, come delle grandi braccia morte. La Reine-Berthe, ripiombata nella nebbia profonda, era bruscamente scomparsa.

Essi tentarono di chiamare ad alta voce, ma niente rispose ai loro gridi — solo una specie di rumore burlesco come un gemito che li fece guardare tra di loro con sorpresa...

Quella Reine-Berthe non ritornò con gli altri islandesi e dal mese di ottobre i nomi di tutti quei marinai furono iscritti nelle chiese su dalle lastre nere.

Ora, dopo quell’ultima apparizione di cui le persone della Maria ricordavano bene la data, fino all’epoca del ritorno, non vi era stato alcun cattivo tempo pericoloso sul mare d’Islanda, mentre che, al contrario, tre settimane prima, una burrasca d’ovest aveva travolti molti marinai e due battelli. Ricordarono allora il sorriso di Larvöer abbandonandosi a mille congetture. Yann rivide