Pagina:Luchini - Il problema dei diritti della donna, Sansoni, Firenze, 1877.djvu/94

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80 il problema presso i filosofi


Le donne, si risponde, trovano nella loro timidezza, nel pudore del loro sesso un ostacolo di più a delinquere; quindi col delinquere rivelano una maggior perfidia e quindi per la società un maggior pericolo; ma è vero questo? ed è vero per tutte le specie dei reati?

Come vedete, o signori, anche i legislatori civili e penali sono ben lungi dal darci una soluzione del problema.

La chiederemo ai filosofi?

II

Una soluzione fu per lungo tempo e con molto amore ricercata da quei filosofi del socialismo che, specialmente in Francia, ebbero voga nella prima metà del nostro secolo.

Essi risvegliarono e rimisero a nuovo molte delle antiche utopie di Platone, di Tommaso More, del Campanella; e per essi specialmente la questione delle donne venne di moda. Sarete curiose, o signore, di ricordare come vi trattava questa schiera di pensatori, ora dimenticata per altra schiera di socialisti, d’altra specie e d’altro paese, ma su per giù dello stesso genere.

Il Saint-Simon, l’archimandrita della schiera, non nega la diversità intellettuale e morale dei due sessi; ma appunto per questa diversità la pienezza della vita, della potenza e intelligenza umana non si può trovare, egli dice, che nella unione dei due diversi attributi armonizzaci nella coppia. Quindi l’autorità in ogni ordine di ufficii sociali e politici dev’essere esercitata non dall’uomo solo, ma dalla coppia. Finché l’autorità sociale,