Pagina:Lucrezio e Fedro.djvu/204

Da Wikisource.
190

DELLE

FAVOLE

DI

FEDRO

LIBRO TERZO.

PROLOGO

AD EUTICO.

SE legger brami, Eutico, i libri miei,
     Ogni cura allontana, onde a la sciolta
     Mente de’ versi la forza pervenga.
     Ma il tuo ingegno non merta, a me rispondi,
     5Ch’un sol momento al mio dover si rubi.
     Dunque fia me’, che ciò tua man non tocchi,
     Che ad occupate orecchie mal s’adatta.
     Ma tu fosse dirai: verran le Ferie,
     Ove a gli studj da gli affari io rieda.