Fosse di vita ignudo affatto, e casso
D’ajuto, e di consiglio, ed ignorante
Di ciò, che giovi alle ferite, o noccia;
Non però mille, e mille schiere ancise
Vedeansi ’n un sol giorno orribilmente 1480Tinger di sangue i mari, e d’ogn’intorno
La terra seminar d’ossa insepolte;
Nè dell’ampio ocean l’onde orgogliose
Fean le navi in un punto, e i naviganti
Naufragar tra le sirti, e tra gli scogli; 1485Che folle il mar di tempestosi flutti
Armato indarno incrudeliasi, e folle
Spesso a’ venti spargea minacce indarno;
Nè potean le lusinghe allettatrici
Della placida sua calma incostante 1490Incitar con inganno i legni all’onde.
Cieca allor si giacea la scellerata
Arte del fabbricar fuste, e galee,
E navi d’ogni sorte. Allor sovente
La scarsezza del vitto a’ corpi infermi 1495Togliea la vita; or pe ’l contrario spesso
L’abbondanza de’ cibi altrui sommerge:
Quelli incauti il velen porgean talora
Per se stessi a se stessi; or più sagaci
Questi, e più scaltri a’ lor nemici il danno. 1500Ma poichè a fabbricar case, e capanne
Si diero, e ad abitarle; e che l’ignude