Pagina:Lucrezio e Fedro I.djvu/122

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94 di Tito Lucrezio Lib. II.

     960L’altre cose contempli ad una ad una;
     Senz’alcun dubbio troverai, che tutte
     Celan nel proprio corpo, e v’han ristretti
     Molti semi diversi, e varie forme.
Al fin tu vedi in molte cose unito
     965Con l’odore il sapor: dunque è pur d’uopo,
     Che queste abbian dissimili figure;
     Poichè l’odor penetra in quelle membra,
     Ove non entra il succo; e similmente
     Penetra i sensi separato il succo
     970Dal sapor delle cose, onde s’apprenda,
     Ch’ei le prime figure ha differenti.
     Dunque forme difformi in un sol gruppo
     Certamente s’uniscono, e si forma
     Di misto seme il tutto: anzi tu stesso
     975Puoi sovente veder ne’ versi nostri;
     Esser comuni a molte voci, e molte
     Molti elementi; e non per tanto è d’uopo
     Dir, che d’altri elementi altre parole
     Sian pur composte: non perchè comuni
     980Si trovin poche lettere, e non possano
     Formarsi mai delle medesme appunto
     Due voci varie; ma perchè non tutte
     Hann’ogni cosa in ogni parte eguale.
     Or similmente all’altre cose accade,
     985Che sebben molte hanno comuni i semi;
     Possono ancor di molto vario gruppo