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Pagina:Luigi Barzini. Sotto la tenda.djvu/215

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Terrazze di Fez

VITA DI FEZ.

Il Moro, come tutti gli uomini fedeli alle tradizioni, abusa di proverbi. Il proverbio è il codice spicciolo della vita; è l’abitudine secolare enunciata in una formula; è il consiglio delle generazioni passate perpetuato. Prendete il proverbio più ripetuto da un popolo, e studiatelo; vi rivelerà più cose di quel popolo che non un trattato di etnografia o di storia. Ecco uno dei più noti detti arabi: " Perchè correre quando si può camminare? Perchè " camminare quando si può star fermi? Perchè star ritti se " si può sedere? Perchè sedere se v’è spazio per sdraiarsi? " E perchè, sdraiati, tenere gli occhi aperti? „ Dopo ciò potrei anche far punto, e risparmiarvi il resto della corrispondenza. Il Marocco intero è in queste poche parole. Esse spiegano ogni mistero. Vi dicono prima di tutto perchè al Marocco non s’usano le sedie, e la cosa ha la sua importanza. Vi rivelano poi l’indole meditativa dei Mori, la loro sfiducia in ogni sforzo contro i decreti della fatalità, il loro amore per la quiete e per il silenzio, e persino lo spi