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Pagina:Luigi Barzini. Sotto la tenda.djvu/93

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PRESSO UN VECCHIO KAID.

In questa stagione, quando ci si avvicina a qualche villaggio marocchino, si è accolti da uno strano rumore. È una specie di gran battimano. Se uno si ferma, il battimano smette; se uno corre, il battimano diviene d’una violenza da far palpitare di gioia il più blasé dei tenori. E non si vede nessuno, salvo qualche donna al pozzo e qualche contadino accoccolato al sole presso alla siepe di cactus della sua capanna.

Non è facile accorgersi a bella prima che sono le cicogne che fanno quel chiasso singolare all’appressarsi di gente sconosciuta.

La cicogna al Marocco è un animale da guardia. Con la sua vigilanza paga l’uomo della ospitalità. Non per nulla i marocchini la credono animata da uno spirito umano. Dritta sul tetto, nel punto più elevato, ha proprio l’aria d’una sentinella in fazione. Quando scorge qualche cosa di sospetto, apre e chiude rapidamente il lungo becco cavo e sonoro e produce quel rumore da platea; ma senza agitarsi, senza starnazzare, immobile nel suo buffo atteggiamento da uccello filosofo. Basta che una cicogna dia l’allarmi perchè tutte le