Pagina:Luigi Barzini - Al fronte (maggio-ottobre 1915).djvu/134

Da Wikisource.


DAI GHIACCIAI DELL’ADAMELLO AGLI ULIVETI DEL GARDA.

22 agosto.

Nella nostra prima escursione abbiamo avuto un’idea dell’estrema sinistra del nostro vastissimo fronte di battaglia, il quale si attacca allo Stelvio e scende al sud, lungo i ghiacciai dell’Ortler, del Cevedale e dell’Adamello, formanti come un immane, favoloso trinceramento bianco creato per una guerra di titani.

Più oltre, la tempesta delle vette abbassa il livello delle sue prodigiose onde di granito, e in essa, come un diritto e profondo solco, si apre da sud a nord la valle Giudicaria, la prima delle grandi vie di invasione che l’Austria, imponendoci la sua iniqua frontiera, si era riserbata. Fu sempre un’arteria di traffici e di guerre questa strada ampia, pianeggiante, capace, che dalle molli e ubertose vallate italiane, dopo aver contornato lo specchio del piccolo lago d’Idro tutto pieno del verde riflesso di montagne boscose, sale direttamente per la Giudicaria, e poi per la Rendena e per la Sarnthal, fino ad allacciarsi alle prime, ben lontane vallate della vera terra straniera, dove i nomi geografici cominciano a prendere un suono barbaro.