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122 dai ghiacciai dell'adamello


raccorda i due mozziconi della strada interrotta, un ponte sull’abisso, un ponte di legno, che si aggrampa alla parete, che si appoggia alle sporgenze, che sale lungo la roccia, così grandioso, così solido, che pare un lavoro permanente, e che probabilmente per molti anni reggerà il grave traffico di questo nuovo e antico lembo d’Italia.

Nelle opere delle nostre truppe si rivela una visione monumentale delle cose. Pare che si faccia tutto col pensiero dei secoli. E per lunghi secoli infatti rimarranno su queste montagne le tracce profonde e gigantesche della nostra civiltà in lotta, che affacciandosi sulle sommità delle Alpi vi lascia come degli indelebili solchi di artiglio.